PARROCCHIA

SANTA MARIA LACRIMOSA DEGLI ALEMANNI

Parroco

 Don Graziano Rinaldi Ceroni

 Don Graziano      

Salve a tutti, mi chiamo don Graziano Rinaldi Ceroni, sono nato a Casola Valsenio, provincia di Ravenna e Diocesi di Imola. Ho un fratello sposato a Casola Valsenio, con 4 figli, e una sorella sposata a Bologna, con 2 figli. Ho frequentato le scuole elementari e le medie in Romagna.

Mia madre si è poi trasferita a Bologna per motivi di lavoro, così nell’adolescenza ho iniziato a frequentare la parrocchia dei Salesiani al Don Bosco e sono entrato nel seminario di Bologna.

Sono prete da 34 anni e parroco da 25 anni. Dopo alcune esperienze a Bologna, come seminarista prima e come viceparroco a Decima e a Crevalcore poi, nel 1993 l’arcivescovo di Bologna Card. Biffi mi ha nominato parroco a S. Maria di Galliera. Nel 2007 l’arcivescovo card. Caffarra mi ha nominato parroco a Sala Bolognese, Osteria Nuova, e amministratore di Bonconvento, e ora l’arcivescovo Zuppi mi ha chiesto di venire dalla pianura in città, a S. Maria Lagrimosa degli Alemanni per iniziare il nuovo ministero.

Vorrei che nel nostro cammino insieme ci guidassero le tre “P” che Papa Francesco consegnò a Bologna: PAROLA (di Dio), PANE (dell’Eucarestia, della preghiera liturgica), POVERI (quelli che accanto a me e come me hanno bisogno di attenzione più ancora che di cose).

Sempre il Papa, in un altro discorso, ha consegnato alla Chiesa anche tre “I”: inquietudine, incompletezza, immaginazione. Queste tre” I” vorrei che fossero per il futuro che ci aspetta.

Inquietudine, dice il Papa: “Vi pongo una domanda: il vostro cuore ha conservato l’inquietudine della ricerca? Solo l’inquietudine dà pace al cuore …” L’inquietudine è necessaria per cercare sempre cose nuove e, se vissuta in Cristo, porta nell’abbraccio di Dio, ad una vita più vera, sapendo che una fede autentica implica sempre un profondo desiderio di cambiare il mondo.

Incompletezza, perché Dio ci sorprende sempre; nessuno di noi è già arrivato, né tantomeno è concluso un percorso: si è sempre lì a ricominciare con l’aiuto di tutti perché Lui è all’opera in tutti!

Immaginazione, perché dice il Papa: “Il pensiero rigido non è divino perché Gesù ha assunto la nostra carne che non è rigida se non nel momento della morte”.

C’è bisogno di discernimento, ascoltando, alla presenza del Signore, le cose che accadono e il sentire degli uomini per immaginare un bene sempre maggiore, sognando ad occhi aperti e sempre non solo per sé stessi. “I veri sogni sono i sogni del NOI” (Papa Francesco, Roma 11/08/2018).

Ringrazio don Angelo e in particolare don Marco che ha servito questa comunità prima di me.

Io che succedo sono riconoscente per quello che hanno fatto per questa comunità: se c’è una parrocchia viva e accogliente, come ho notato in questi primi incontri con la gente, lo dobbiamo a loro. A don Marco rivolgo poi un grazie personale per l’accoglienza che mi ha manifestato e anche per il tempo che mi ha dedicato in questi mesi di preparazione. E noi vogliamo accompagnarlo con la preghiera nel suo nuovo ministero nella missione di Mapanda.

Cercherò di portare avanti il più possibile in continuità quello che è stato seminato in questi anni.

Mi affido alla Vergine Maria patrona della parrocchia, perché mi assista e mi affianchi nel nuovo ministero iniziato il 1° novembre, Solennità di Tutti i Santi.

Don Graziano

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